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Bonus mobili 2021, 5 mesi per ottenere 8.000€ e arredare casa

Bonus mobili 2021
Cinque mesi per ottenere € 8.000 e arredare casa


Tantissimi i contributi in scadenza a fine anno e fra questo il bonus mobili 2021, un bonus senza ISEE che offre fino ad 8.000 euro per arredare casa.


Con l’incentivo si possono acquistare non solo mobili,

ma anche grandi elettrodomestici ed è inoltre cumulabile con le altre agevolazioni ristrutturazione, come bonus verde 2021 e bonus casa. Vediamo come non lasciarci scappare il bonus mobili!


Tanti i contributi in scadenza nel 2021 e pochi quelli che saranno rinnovati, come ha annunciato lo stesso Draghi subito dopo la sua nomina.

Uno degli incentivi in scadenza il 31 dicembre 2021 è il bonus mobili, ovvero la possibilità per chi ha appena ristrutturato un immobile di acquistare anche i mobili e gli elettrodomestici a spese dello Stato.

L’incentivo termina a fine anno e ancora non si conoscono le intenzioni del governo, anche se in genere questo tipo di agevolazioni viene prorogato con la Legge di Bilancio, per la quale si dovrà aspettare dicembre.

Ad ogni modo, salvo proroghe alla scadenza dell’incentivo mancano poco più di cinque mesi, vediamo perciò come non lasciarci scappare il bonus mobili 2021!

8.000€ per arredare casa con il bonus mobili 2021 senza ISEE

Il bonus mobili 2021 fa parte delle agevolazioni ristrutturazione gestite dall’Agenzia delle Entrate, perché può essere utilizzato solo per acquistare elementi di arredo dopo che si è ristrutturato un immobile.

Le spese sostenute nel 2020 sono ammesse solo se i lavori di ristrutturazione sono iniziati a partire dal 1 gennaio 2020.

Nello specifico è possibile acquistare mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica A+ o superiore, se l’acquisto riguarda forni o lavasciuga allora saranno ammessi anche quelli di classe energetica A.

Si avrà diritto ad una detrazione Irpef in dieci anni e in dieci quote uguali, fino ad un massimo di 8.000 euro, poiché l’importo massimo totale delle spese ammesse e di 16.000 euro. Questi importi sono frutto di una modifica attuata quest’anno alla normativa che ha innalzato il tetto massimo di spesa da 10.000 a 16.000 euro.

Tuttavia, gli importi fanno riferimento ad un solo immobile, questo vuol dire che per ogni immobile ristrutturato si avrà diritto ad un bonus mobili 2021.

Quali sono le spese ammesse dal bonus mobili 2021?

Nella scheda informativa del bonus mobili 2021 l’Agenzia delle Entrate a titolo esemplificativo descrive le principali tipologie di oggetti acquistabili con l’agevolazione: divani, cassettiere, librerie, letti, materassi, scrivanie, comodini, poltrone, sedie, armadi, tavoli, lampadari etc.

Al contrario non sono detraibili le spese per acquistare: pavimenti, tendaggi, porte e in genere gli altri complementi d’arredo.

Per quanto riguarda i grandi elettrodomestici questi sono detraibili con il bonus mobili solo se recano l’etichetta con l’indicazione della classe energetica e e se appartengano alla classe energetica A+ o A (solo per forni e lavasciuga).

Tuttavia, il bonus mobili 2021 ammette come spesa scaricabile quella degli elettrodomestici, senza l’etichetta che indica la classe energetica, solo se per questi l’obbligo non sia stato ancora previsto per legge.

Ancora, la scheda fornisce degli esempi di grandi elettrodomestici detraibili: lavatrici, asciugatrici, lavasciuga, frigoriferi, stufe elettriche, piastre riscaldanti, lavastoviglie, congelatori, forni a microonde, radiatori, condizionatori, ventilatori, apparecchi di cottura, etc.

Il bonus tra le spese ammesse considera non solo i costi di acquisto, ma anche di trasporto ed installazione, il tutto però dovrà essere pagato con sistemi tracciabili di pagamento: carta, bancomat o bonifico. Il pagamento potrà essere anche effettuato in rate, ma in ogni caso non sono mai ammessi assegni e contanti.

Per quanto riguarda gli edifici condominiali, si può usufruire del bonus mobili anche per le parti comuni dopo che queste sono state ristrutturate.

Come utilizzare il bonus mobili e quali documenti conservare

La Agenzia delle Entrate specifica che gli acquisti effettuati con il bonus mobili possono essere destinati anche ad arredare un immobile diverso da quello che si è appena ristrutturato e per il quale si ha diritto alla detrazione Irpef. Ma chi effettua l’acquisto deve essere comunque anche la persona che ha pagato i lavori di ristrutturazione o il bonus mobili 2021 non sarà utilizzabile.

Dunque per scaricare le spese con questo bonus i documenti da conservare sono i seguenti:

la fattura o anche lo scontrino, se questo riporta il codice fiscale dell'acquirente e la descrizione del prodotto acquistato; l’attestazione dell'avvenuto pagamento, ad esempio copia della transazione avvenuta o la ricevuta del bonifico. A partire dal 2018 però per usufruire del bonus per l’acquisto di alcuni grandi elettrodomestici è necessario inviarne comunicazione all’ENEA.

Per quanto riguarda la modalità di utilizzo del bonus mobili 2021 questo ammette la sola detrazione Irpef in dieci anni, mentre non si possono utilizzare la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Bonus mobili 2021 e bonus casa, tutto per ristrutturare casa a metà prezzo

Ma il bonus mobili 2021 è solo l’ultimo tassello di un insieme di agevolazioni che lo Stato offre ai cittadini che hanno intenzione di ristrutturare casa.

Tutti gli incentivi per le ristrutturazioni edilizie sono infatti cumulabili, cioè utilizzabili per il medesimo immobile allo stesso tempo. Solo non possono essere sfruttati per lo stesso intervento, devono essere cioè utilizzati per lavori edilizi diversi.

Nel caso del bonus mobili 2021, questo può accompagnarsi al bonus facciate, bonus verde, bonus risparmio idrico, Superbonus 110% o bonus casa.

Il bonus casa soprattutto è un compagno ideale del bonus mobili, poiché è facile da ottenere a differenza di bonus facciate e Superbonus 110% e ammette qualsiasi tipo di intervento edilizio, concedendo uno sconto del 50%, entro il limite di 96.000 euro.

Come richiedere e utilizzare il bonus casa 2021

Anche il bonus casa fa parte degli incentivi in scadenza il 31 dicembre 2021, ma a differenza di altri questo se non sarà emesso un provvedimento di rinnovo non sarà cancellato, piuttosto la sua detrazione scenderà dal 50% al 36%, per un massimo di 48.000 euro.

A differenza del bonus mobili, il bonus casa ammette non solo la detrazione Irpef in dieci anni, ma anche le altre due opzioni di utilizzo e cioè sconto in fattura e cessione del credito.

Con la detrazione Irpef il proprietario dell’immobile dovrà pagare anticipatamente i lavori e poi otterrà la restituzione del 50% dell’importo con uno sconto sulle tasse, che avverrà in dieci importi uguali e nell’arco di dieci anni.

Lo sconto in fattura invece presuppone che sia la ditta ad anticipare la metà dei costi detraibili e a chiedere la restituzione dell’importo con il credito d’imposta.

La cessione del credito può essere chiesta sia dall’impresa che applica lo sconto in fattura sia dal proprietario dell’immobile a cui spetta il bonus casa e consiste nel cedere ad un istituto finanziario il proprio credito.

Bonus mobili e bonus verde 2021, per ristrutturare e arredare anche gli esterni

Il bonus mobili 2021 prevede la possibilità di acquistare elementi di arredo non solo per gli interni di un immobile, ma anche per gli esterni. Questo vuol dire che l’incentivo potrà essere usato insieme al bonus verde 2021, l’agevolazione dedicata a quanti vogliono ristrutturazione giardini e terrazzi.

Il bonus verde offre una detrazione del 36% delle spese sostenute per il rinnovo, la ristrutturazione, la manutenzione straordinaria di giardini e terrazzi, la creazione di impianti di irrigazione e anche la costruzione di tetti verdi e coperture a verde.

Inoltre può essere utilizzato per acquistare piante e alberi, ma solo se le spesa per questi sono inserite in un progetto di rinnovo dell’intera area. Inoltre si potranno scaricare anche i costi sostenuti per la manutenzione ordinaria dello stato vegetativo di alberi e piante, se questi sono fra quelli definiti in base alla legge 10/2013 come esemplari con un’importanza paesaggistica o storica, ad esempio nel caso di alberi secolari.

Il bonus ammette una spesa massima detraibile pari a 5.000 euro, nel caso dei condomini si tratta di 5.000 euro ad unità immobiliare, questo vuol dire che l’importo massimo della detrazione, cioè dello sconto, sarà di 1.800 euro, cioè il 36% di 5.000 euro.

Inoltre, il bonus verde 2021 potrà essere usato solo attraverso una detrazione Irpef in dieci anni, anche in questo caso infatti non sono ammessi sconto in fattura e cessione del credito.

Il bonus risparmio idrico pensa a bagno e cucina!

Per chi invece ha appena ristrutturato bagno e cucina e ha quindi necessità di acquistare mobili e altri oggetti, ricordiamo che l’acquisto di sanitari, docce e rubinetti non è coperto dal bonus mobili 2021, ma è comunque ammesso tra le spese previste dal bonus risparmio idrico.

Questo bonus manca del decreto attuativo, questo vuol dire che non può ancora essere utilizzato formalmente, per quanto sia stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021. Tuttavia non c’è da disperare molto perché proprio nell'ultimo mese molti incentivi in sospeso sono stati attivati dal governo Draghi.

Il bonus consta di un contributo di 1.000 euro da usare per sostituire i sanitari con dei nuovi in ceramica a scarico ridotto e per la sostituzione di docce e rubinetti, con sistemi a flusso d’acqua controllato.

L’obiettivo di questo bonus è la riduzione dello spreco d’acqua che vede l’Italia ai primi posti in Europa.

Il bonus acqua potabile, un incentivo per migliorare l’acqua di casa

Ancora, accanto a questo incentivo per la sostituzione di docce e rubinetti, la Legge di Bilancio di quest’anno ha pensato anche al bonus acqua potabile, con cui installare qualsiasi tipo di impianto che migliori la qualità dell’acqua (sistemi di depurazione, filtraggio, refrigerazione, aggiunta di anidride carbonica, etc.).

A differenza del bonus risparmio idrico il bonus acqua potabile è già attivo e offre una detrazione del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di uno di questi sistemi, fino al massimo di 1.000 euro. Per le attività commerciali il bonus sale a 5.000 euro che saranno restituiti come credito d’imposta.

Anche in questo caso le finalità del bonus sono ambientali, esso mira cioè a diminuire l’utilizzo dell’acqua imbottigliata in plastica e quindi ridurre le fonti di inquinamento.


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